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La tens per il pavimento pelvico funziona?

La letteratura ci dice di sì, quindi cosa è andato storto?

21 Luglio 2023

alina

Molte volte, o forse troppo spesso, vedo pazienti che mi dicono di aver già affrontato un percorso di TENS, elettrostimolazione, TTNS, ma senza risultati. 

Quando succede, c'è sempre da indagare almeno tre fondamentali parametri:

  1. La diagnosi medica (o eventualmente la diagnosi funzionale) è corretta?
  2. La terapia è virtuosa dal punto di vista della dose e della somministrazione?
  3. La terapia è stata fatta da sola o con l’utilizzo  di altre strategie terapeutiche in sinergia?    

Vediamoli insieme punto per punto:

La diagnosi medica (o eventualmente la diagnosi funzionale) è corretta?

“Il Fisioterapista ha la responsabilità diretta delle procedure diagnostiche e terapeutiche adottate. Egli si impegna a ricercare la migliore efficacia, appropriatezza e qualità dei percorsi di cura e riabilitazione, promuovendo l’uso appropriato delle risorse e la sostenibilità delle cure.” 

Art. 12 Codice Deontologico del Fisioterapista

Se la diagnosi non è precisa sarà molto difficile raggiungere dei risultati consistenti.

Ricordo a tal proposito, una signora adorabile, che cito spesso in sede di terapia, che si era rivolta a me con diagnosi di “Incontinenza da stress”, dicendomi che sì, era stressata e quando era stressata perdeva la pipì. 

Peccato che delle domande durante l’anamnesi e dai test non risultasse una più corretta “stress incontinence”, che dovrebbe essere tradotta come “incontinenza da sforzo”. La signora aveva una incontinenza da frequenza - urgenza e aveva ricevuto una diagnosi medica quantomeno.. superficiale. 

In sostanza, l’incontinenza da stress è una incontinenza bagnata, ovvero quando c’è uno starnuto o un movimento brusco che aumenta la pressione addominale, la donna perde urina (questo capita anche nel sesso maschile, ma è di solito conseguenza di interventi chirurgici). 

L’incontinenza da frequenza - urgenza è un tipo di incontinenza che solitamente si considera asciutta perché chi ne soffre va spessissimo in bagno (frequenza), anche ogni ora o ogni mezz’ora e ha urgenza nel senso che lo stimolo diventa acutissimo nell’arco di pochissimo tempo. A volte l’urgenza sopraggiunge in realtà a vescica estremamente piena e.. si finisce per bagnarsi. 

Tutto questo per spiegare che utilizzare correnti sbagliate a causa di una diagnosi scorretta è come cercare di attraversare l’autostrada.. in canoa!

 

La terapia è virtuosa dal punto di vista della dose e della somministrazione?

“Il Fisioterapista conduce con competenza ogni trattamento finalizzato a ripristinare, migliorare e mantenere la salute della persona, dedicando a questo scopo il tempo necessario.”

Art. 11 del Codice Deontologico del Fisioterapista

Questo è per me un punto dolente, anzi, dolentissimo. Quando chiedo come è stata fatta la terapia di stimolazione spesso mi viene detto che si andava in studio, una volta a settimana, veniva inserita anteriormente o posteriormente una sonda e poi si veniva lasciati una mezz’oretta sul lettino, spesso da sole/i.

Questo, oltre a farmi molta rabbia, ha degli aspetti etici che non condivido, insieme con gli aspetti terapeutici che adesso vi elenco.

  • La terapia, per avere dei risultati, andrebbe fatta tutti i giorni, per alcune condizioni anche più volte al giorno. 
  • Una terapia in studio solitamente costa 35/40 ​​€, una buona terapia a domicilio costa, compresa di sonda, generalmente 120 €. 
  • Lo strumento per la terapia, dovrebbe essere impostato sulle necessità del paziente, raramente i programmi preimpostati sono validi. 
  • Una volta impostata la terapia, il macchinario deve essere bloccato, il paziente non deve avere la possibilità di “smanettare” sull’apparecchio. 
  • I risultati delle terapie, fatte al domicilio, tutti i giorni, dovrebbero vedersi in 8 - 12 settimane. 

Morale della favola? Se non stai facendo terapia in questo modo, non è detto che non stia avendo risultati, ma è probabile che tu stia facendo molta fatica e che forse.. tu stia spendendo più soldi del dovuto.

 

La terapia è stata fatta da sola o con l’utilizzo di altre strategie terapeutiche in sinergia? 

“L’esercizio professionale deve essere animato da rigore metodologico e rispondere alle continue acquisizioni scientifiche inerenti il campo di competenza. Il Fisioterapista ha il dovere di promuovere e utilizzare metodologie e tecnologie la cui efficacia e sicurezza siano state scientificamente validate.”

Art.20 del Codice Deontologico del Fisioterapista

Come ultimo punto che mi sento di rimarcare è che, spoiler:  la sola elettrostimolazione da sola NON è una terapia. 

Mi dispiace dirlo, ma vedo troppe situazioni standardizzate  tipo “Ho fatto fisioterapia e non ha funzionato”, “Ho fatto la tens, ma non ho visto risultati”.. che mi fanno troppa rabbia!

Le correnti, da sole, non sono una strategia riabilitativa valida. 

Il nostro corpo ha mille vie da considerare: abitudini, cultura, credenze rispetto al proprio corpo e alla propria condizione, come si vive il dolore… non possiamo essere riassunti nella sola elettrostimolazione e pensare di guarire. 

 

Alla luce di tutto questo non credi che bisognerebbe ribaltare il punto di vista sulle correnti elettriche?